La potenza delle idee

Sento parlare politici di sinistra, centro e destra  super esperti su tutti i temi sociali, dalle alluvioni alla crescita economica, dal welfare all’energia nucleare fino a toccare la libertà di abortire. In mezzo a questa confusione in cui solo gli esperti dovrebbero parlare c’è un Ministro della Repubblica di nome Maurizio Sacconi che si permette addirittura di “indirizzare” i giovani verso corsi di laurea.

Sacconi e Vespa sono due personaggi pubblici che hanno attaccato più di una volta in mio corso di laurea (Scienze della Comunicazione) dicendo che è inutile. Non mi va di ribattere a parole, preferisco farlo con i fatti portando qualche esempio che fa capire che la comunicazione non è una cosa ridicola, ma che anzi cambia la società. Il loro attacco è forse mosso dal fatto che coloro che studiano queste cose siano in grado di rifiutare un messaggio televisivo? Hanno forse paura che ci sia troppa gente pronta a ribellarsi di fronte a certi messaggi ribaltando la comunicazione con strumenti innovativi che nemmeno conoscono?

Va bene, mi fermo qua, non voglio perdere tempo a rispondere a questi due personaggi pubblici. Incomincio a parlarvi di Facebook, nato quasi per scherzo nel 2004 e oggi vale più di 16 miliardi di dollari, potrei continuarvi a parlare di Skype, Ebay, Amazon, Android, Apple e molte altre compagnie ma preferisco fermarmi. Quello che in molti non hanno capito è questo: non conta quello che studi, quello che conta sono le idee che porti avanti perché con Internet tutto è possibile, per chiunque.

Steve Jobs non era nemmeno laureato eppure con la sua grande visione e con la sua mania per l’estetica ha creato la maggior società mondiale che oggi vale più di 338 miliardi di dollari. Sacconi, cosa mi direbbe se gli parlassi di Steve Jobs? Secondo voi lo conosce? Sa cos’è un iPad? Sa cos’è un iPhone? Chi lo sa, non mi risponderà mai.

Wikinomics” e “La fabbrica delle idee” sono due libri molti importanti che fanno capire che il mondo è cambiato, non c’è più un economia di produzione in cui una persona per avviarsi deve obbligatoriamente accedere a un prestito presso una banca. Internet da degli strumenti straordinari, è quasi gratuito e mette le teste al centro dell’economia perché colui che ha l’idea migliore vince come nel caso di Apple, ma anche di Procter & Gamble, Boing, BMW e così via. Non serve essere ingegneri nucleari per creare prodotti, basta avvalersi di buoni collaboratori.

I nostri politici stanno ancora qui a parlare di ricerca, innovazione, ma sono completamente fuori dal mondo e non lo dico così per dire, anzi ti invito a guardare Innocentive. Cos’è? E’ un sito in cui le grandi multinazionali chiedono soluzioni alla comunità virtuale e colui che la offre ha una ricompensa economica che va dai 5000 ai 15000 dollari. Zero costo per il reparto interno della R&S, maggiore qualità perché si attinge a un bacino più ampio di cervelloni.

Penso di averti dato alcuni spunti, ora collegati ad Amazon e comprati quei due libri sopra citati, non te ne pentirai.

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